Domande frequenti
La coltivazione del tartufo: le risposte che cercavi
In questa pagina potrai trovare la risposta alle tue domande sulla coltivazione dei tartufi.
Per qualsiasi altra informazione riguardante la realizzazione della tua tartufaia contatta gli specialisti di Coltivazione Tartufo. Scrivi a diego.tartufi@gmail.com
Cosa mi occorre per iniziare la coltivazione del tartufo?
Per poter iniziare la coltivazione le cose fondamentali sono la disponibilità di un terreno libero da altre colture o piante, preferibilmente di proprietà, e la disponibilità di acqua per l’irrigazione delle piante.
Quali sono le piante che producono il tartufo?
Le piante simbionti sono tipiche della macchia mediterranea quali:
alcuni tipi di quercia (farnia, roverella, leccio, cerro,…), il nocciolo, il carpino, il tiglio, il salice, alcuni tipi di pino (pino domestico, pino nero,…), il cisto, etc… Noi consigliamo razionalmente quelle piante più adatte alla zona, che siano più rustiche, meno esigenti di manutenzione e che arrivano in produzione il prima possibile.
Qual è la superfice minima per impiantare una tartufaia?
Non c’è una superficie minima, ma per poter avere un discreto guadagno bisogna partire con almeno
1000 – 1500 mq a salire, fino a coprire anche alcuni ettari di terreno.
Quante piante si possono piantare su un terreno di 1500 mq?
Ogni genere di pianta ha bisogno del suo spazio fisiologico e come ogni varietà di tartufo ha bisogno di più o meno ombra per una migliore produttività. Da queste considerazioni si va a creare il sesto d’impianto più adatto.
Detto questo si può stimare, su una superficie di 1500 mq, che si possono mettere a dimora sul terreno dalle 60 alle 120 piante circa.
Dopo quanti anni si arriva alla produzione?
La produzione ha inizio, come tutte le colture fruttifere, gradualmente a partire dal quarto – sesto anno dalla messa a dimora delle piantine fino ad arrivare a pieno regime dopo 10 – 12 anni.
Quanto dura la produttività delle piante da tartufo?
Le piante micorrizate produrranno per tutta la loro vita, a seconda della specie, per decine di anni, in rari casi si arriva ad avere delle piante produttive secolari.
Come faccio a commercializzare il mio tartufo? Esiste un mercato del Tartufo?
Il mercato del tartufo è in continua espansione, sia in Italia che nel resto del mondo.
Le quotazioni attualmente vengono fatte in base alla quantità di tartufo spontaneo (non quello coltivato) che è maggiormente influenzato dall’andamento climatico.
Negli ultimi anni le condizioni climatiche sono variate causando diminuzioni di raccolte dalle tartufaie naturali e di conseguenza il valore dei tartufi (in questo caso sia quelli naturali che quelli coltivati) sono notevolmente aumentate.
Noi, attraverso i nostri canali, siamo in grado di commercializzare il tartufo raccolto dai nostri clienti.
Come posso imparare a coltivare il tartufo?
Le pratiche agronomiche adatte alla tartuficoltura verranno fornite passo per passo dai nostri tecnici fornendo consigli adatti ad ogni impianto.
Inoltre, sulla base di un comune accordo stipulato con te, un nostro tecnico effettuerà dei sopralluoghi periodici per darti tutti i consigli del caso per aiutarti e seguirti nello sviluppo della tua tartufaia fino al momento dell’entrata in produzione della stessa.
Ribadiamo che la tartuficoltura è a tutti gli effetti una pratica agronomica e come tale deve essere seguita se si vuole ottenere i risultati.
È vero che …?
Se non hai trovato la risposta ad un tuo dubbio in questa sezione FAQ, contattaci! Siamo a tua completa disposizione.