Prodotti pregiati come il tartufo bianco d'Alba, il tartufo nero di Norcia, il tartufo nero di Acqualagna e loro sottospecie sono fra i più apprezzati in Italia e all'estero. Il loro gusto e la qualità cambiano a seconda delle caratteristiche del terreno e delle piante simbionti ad essi accostate, per questo è importante eseguire delle analisi accurate del suolo prima di decidere il tipo di tartufo che si intende coltivare.
Le analisi chimiche del terreno permettono anche di capire qual è la specie di pianta simbionte – in genere si tratta di piante boschive tipiche della macchia mediterranea – che può adattarsi alla futura tartufaia.
Altri fattori importanti per la buona riuscita della coltivazione sono il terreno che offre opportunità di successo, permettendo la crescita del tartufo anche se è marginale, in pendenza o sassoso, e il clima.
Il territorio italiano pone pochi limiti alla coltivazione del tartufo, escluse le spiagge, le zone paludose, le cime dei monti perché troppo aride e le zone poste a oltre mille metri sul livello del mare, può crescere ovunque.
Il tartufo è un genere alimentare sempre più richiesto, guardando, ad esempio, il successo riportato dalle coltivazioni di tartufo bianco d'Alba, del tartufo nero di Norcia e di quello di Acqualagna, si evidenziano enormi possibilità di guadagno e questo è uno dei motivi per cui prendere in considerazione un investimento in questo campo.
Gli esperti tartuficoltori sono a tua disposizione per fornirti consulenze gratuite e per mostrarti la facilità di coltivazione del tartufo.